Il carretto siciliano è un veicolo trainato dai cavalli, utilizzato dall’inizio del XIX secolo fino alla metà del XX secolo in tutta la Sicilia. Il carretto veniva utilizzato per il trasporto delle merci e delle persone.
Struttura del carretto siciliano
Il carretto è realizzato con diverse tipologie di legno ed è suddiviso in varie parti:
Cascia e tavulazzu
La cassa, in siciliano “cascia”, è la parte principale del carrettino. Utilizzato come una sorta di contenitore per il trasporto delle merci. Mentre il tavulazzu sarebbe la panca collegata alla cassa, sulla quale siede il carrettiere.
Funnu di cascia
Funnu di cascia è il fondo del cassone che viene prolungato, nella parte anteriore e nella parte posteriore, da due tavulazzi. Nel fondo del cassone sono montate due sponde fisse dette “masciddari”.
Purteddu
Il portello posteriore, in siciliano “purteddu”, è la parte removibile della struttura ed è utilizzato per tenere unite le aste del carretto sul retro.
Rota
La ruota, chiamata “rota”, è un elemento indispesabile per lo spostamento del carretto e soprattutto è motivo d’orgoglio per il carrettaio.