Modica è una città affascinante situata nella Sicilia sud-orientale, nonché uno dei centri barocchi più conosciuti della zona.
Famosa per il suo cioccolato, e anche per le 100 chiese che hanno contribuito a farla entrare nella lista dei beni protetti dall’UNESCO, rappresenta una destinazione molto allettante per tutti gli amanti del buon cibo e della pasticceria.
Dove si trova Modica
Modica si trova a venti chilometri da Ragusa, a sud, immersa nel drammatico paesaggio dei Monti Iblei, una serie di alture divise da profonde vallate e da città densamente popolate.
Considerata un centro nevralgico durante il Medioevo, Modica venne ricostruita completamente dopo il grande terremoto del 1693. Oggi vanta una raffinata architettura tardo barocca e un centro storico medievale.
Visuale d’insieme di Modica
Modica è costruita intorno ad un incrocio di ripide vallate, con la parte più antica, Modica Alta situata su una cresta nel centro.
Modica Bassa è il distretto più recente, sebbene ancora storico, collocato lungo il fondovalle.
I fiumi una volta scorrevano nelle valli di Modica, che erano fiancheggiate da edifici, ma dopo la terribile alluvione del 1902, che fece esplodere i loro argini, vennero coperti.
La strada principale della città, Corso Umberto I, segue il corso di uno di questi fiumi, che si trovava nella valle ad ovest di Modica Alta.
Oggi la parte più frequentata si trova all’incrocio di due vallate, dove Corso Umberto si apre su Piazza Municipio, ed è dominata da una torre dell’orologio settecentesca.
Cosa vedere a Modica
La città di Modica ha un numero impressionante di chiese e, tra queste, non possiamo non citare le due grandi cattedrali barocche.
Il Duomo di San Pietro, costruito nel XIV secolo, ma distrutto dai terremoti del 1613 e del 1693, ricostruito in stile barocco nel XVIII secolo e che, con i suoi gradini decorati con grandi statue di apostoli e di santi, sembra dominare un tratto di Corso Umberto, e il Duomo di San Giorgio, la cattedrale di Modica Alta.
L’interno di questa seconda basilica è un inno al barocco più autentico, perché è decorato con dorature e stucchi blu pastello. Contiene un sacco di oggetti interessanti, tra cui una statua di San Giorgio, che viene portata in processione per la festa del santo, una ricca pala d’altare in argento e una vecchia e logora zampa di marmo, che raffigura anche San Giorgio.
Un’altra chiesa assolutamente da vedere è la Chiesa Rupestre di San Nicolò Inferiore, trovata per caso nel 1987 e che contiene dipinti murali bizantini, mentre per i visitatori che preferiscono fare un salto nel passato, una tappa da non lasciarsi sfuggire è il Museo Civico.
Questo museo, iniziato da un collezionista locale, include ceramiche greche e romane e reperti tombali provenienti dalla zona di Modica, in particolare dal sito archeologico di Cava d’Ispica.
Il fiore all’occhiello del museo è una statuetta in bronzo di Ercole, alta 22 centimetri, trovata nel letto di un fiume nel 1967. La statuetta è in stile ellenico e risale probabilmente al III secolo avanti Cristo.
Cosa visitare a Modica: le destinazione gourmet (e non solo) da non perdere
- Casa Quasimodo: la casa natale di Salvatore Quasimodo, uno dei poeti più famosi del Novecento, trasformata in un museo dedicato alle sue opere, alla sua vita e alla letteratura italiana. Si trova vicina al castello ed è aperta al pubblico.
- San Giorgio: sotto la cattedrale si trovano un balcone e una porta, dove il commissario Montalbano, nell’omonima serie tv, è stato aggredito da un’anziana con la bocca sporca.
- Chocobarocco: è uno degli eventi chiave di Modica. Si tiene ogni autunno e ospita attività e mostre storiche relative al cioccolato, dalle sculture ai massaggi.
- Antica Dolceria Bonajuto: la cioccolateria più famosa di Modica. Qui, per i più golosi, si può degustare, e anche acquistare, il celebre cioccolato. E per chi non si accontenta, a pochi passi, c’è anche il Caffè dell’Arte, un caffè a conduzione familiare che propone il suo cioccolato in una vasta gamma di aromi deliziosi, dalla vaniglia agli agrumi, passando anche per il peperoncino e il sale marino.