L’Isola dei Conigli fa parte dell’arcipelago delle Pelagie, in provincia di Agrigento. Si trova vicinissima a Lampedusa, tanto che l’acqua, nel braccio di mare che le separa, è molto bassa, tra i 30 e 150 centimetri: tanti turisti perciò si divertono a percorrerlo a piedi. L’isola dei conigli è un’area protetta, che fa parte della “Riserva naturale orientata Isola di Lampedusa”.
L’isola dei Conigli: la spiaggia più bella del mondo
Nell’edizione 2013 di “Travellers’ Choice”, del famoso sito di turismo TripAdvisor, è stata eletta come la spiaggia più bella del mondo, e si trova in Sicilia: parliamo della piccola, ma importante, Isola dei Conigli.
Animali protetti dell’isola dei Conigli
Nell’Isola dei Conigli c’è anche un Centro di Recupero Tartarughe Marine, dove vengono curate le tartarughe Carretta Carretta ferite, che poi vengono rimesse in mare.
Ma non solo, nel Centro vengono anche soccorsi i volatili lesionati, dato che la spiaggia locale è anche un importante tappa del viaggio degli uccelli migratori, tra cui anche di specie protette, verso l’Africa.
Il Centro è visitatile dai turisti: anche un modo per sapere di più sulla flora e fauna dell’Isola dei Conigli.
Le Tartarughe Caretta Caretta
Oltre alla meravigliosa spiaggia, una delle più grandi attrazioni dell’isola sono le tartarughe della razza Caretta Caretta.
Questa tartaruga, che vive solo nel Mediterraneo, è ad alto rischio di estinzione: in passato le femmine deponevano le uova nella spiagge di Grecia, Cipro, Libia e in parte dell’Italia del Sud, ma a causa dell’inquinamento, l’erosione costiera, l’incuria dell’uomo, le covate sono diventate sempre più rare.
La culla delle tartarughe Caretta Caretta nell’isola dei Conigli
Da noi, è rimasta solo l’Isola dei Conigli, come “culla” delle piccole tartarughine. Durante le notti estive, questa tartaruga marina raggiunge la spiaggia e scava una buca, in cui depone circa 100 uova, che poi ricopre con la sabbia.
L’incubazione dura circa sessanta giorni; poi le tartarughe neonate escono dalle uova (generalmente di notte), riemergono dalla sabbia, e si dirigono subito verso il mare.r
La sorveglianza delle tartarughe e l’affascinante schiusa delle uova
Per evitare che l’uomo, anche in maniera non voluta, minacci i piccoli, è stato istituito un presidio di sorveglianza: i volontari recintano le zone dove sono i nidi e sorvegliano giorno e notte che nessuno tocchi le uova durante l’incubazione.
Molti turisti poi si affacciano dalle transenne, di sera, per vedere la schiusa delle uova e filmano in silenzio le piccole tartarughine che escono dalla sabbia.