Catania è una città a strati: nel corso dei secoli, come l’Araba Fenice, è nata ed è risorta per ben sette volte, passando attraverso eruzioni, guerre e terremoti.
Le sue strade più antiche, così come alcuni reperti risalenti all’antica Roma e all’antica Grecia, sopravvivono ancora sotto i piedi dei visitatori.
Qui di seguito vi mostriamo 5 dei siti archeologici più interessanti che si possono incontrare durante il percorso Catania Sotterranea.
Catania Vecchia
Situata nel centro storico di Catania, costituisce il settimo strato di Catania Sotterranea ed è dominata da un anfiteatro, costruito durante il II secolo dopo Cristo.
La zona in cui si trova, che fa parte del parco archeologico greco-romano di Catania, in epoca romava veniva utilizzata anche come necropoli.
Terme Achilliane
Posizionate sotto la cupola della Basilica Centrale di Sant’Agata, le Terme Achilliane sono l’unico dei tre complessi termali di epoca romana a non essere stati trasformati in chiesa.
Poco si sa sulle loro reali dimensioni, perché la parte che si può vedere oggi è soltanto una piccola porzione di quello che, in epoca romana, era uno dei più grandi bagni termali della Sicilia.
Dell’impianto originale, eretto nel II secolo dopo Cristo, si conserva la camera centrale e il soffitto a crociere sorretto da quattro pilastri di forma quadrangolare.
Terme dell’Indirizzo
Collocate nella parte settecentesca, oggi di queste terme si possono ammirare soltanto alcuni resti.
Oltre al calidarium e al frigidarium, sono ben visibili le fornaci adibite al riscaldamento dell’acqua e le canalizzazioni usate per l’approvvigionamento e lo scarico.
Terme della Rotonda
Costruite verosimilmente intorno al I o II secolo dopo Cristo, in epoca bizantina vennero trasformate in una chiesa dedicata alla Vergine Maria.
L’edificio, chiamato della Rotonda per via della sua originale forma a cupola, venne utilizzato come chiesa dal VI secolo dopo Cristo fino al 1943, anno in cui venne danneggiato gravemente dai bombardamenti aerei.
In seguito vennero organizzati dei lavori di consolidamento, che vennero affidati a Guido Libertini.
L’archeologo però, capendo che sotto la struttura si nascondeva un patrimonio dal valore immenso, non risparmiò le strutture ecclesiastiche, portando alla luce un livello ellenistico-romano con i resti dei bagni termali, un rimaneggiamento di età imperiale, un altro rimaneggiamento di epoca ancora più tarda, il pavimento bizantino, alcune trasformazioni dell’epoca medievale e le ristrutturazioni più recenti, datate XVII-XVIII secolo.
Chiesa di San Gaetano alle Grotte
Situata sotto l’attuale chiesa di san Gaetano alle Grotte, la prima chiesa di Catania, chiamata anche La Grotta, è stata ricavata all’interno di una cisterna apogea in pietra lavica usata durante l’epoca romana.
Inizialmente utilizzata come reliquiario per i resti dei martiri, questa chiesa sotterranea, attiva fin dal 262, con l’editto del 313 poté dotarsi di un altare e di altri arredi sacri.
Il terremoto del 1693 distrusse in parte l’edificio, che rimase chiuso fino al 1801.
Dal 2000 è stato adibito di nuovo a luogo di culto e, oltre che per la sua eccezionalità, è molto suggestiva anche per le messe recitate in greco.