Parco Archeologico della Neapolis

parco archeologico della neapolis
Siracusa

Il parco archeologico di Siracusa, noto anche come parco archeologico della Neapolis, è un’area che ospita le testimonianze più importanti dell’antica città romana di Siracusa.

L’area archeologica di Siracusa è divisa in tre sezioni, che includono il Latomie, il teatro greco e l’anfiteatro romano. Neapolis fu uno dei cinque quartieri di Siracusa durante il periodo greco e romano.

È considerato un museo a cielo aperto, dove è possibile trovare una vasta collezione di rovine risalenti ai giorni più gloriosi della Sicilia.

Orecchio di Dionisio

La Latomia del Paradiso che, per merito di Caravaggio, diventò l’Orecchio di Dionisio.

La prima sezione della zona archeologica di Siracusa contiene la Latomia del Paradiso, una delle più famose grotte antiche di quel periodo. È una stretta caverna, alta 24 metri, profonda 66 metri e larga all’incirca 8 metri.

Caravaggio la chiamò l’Orecchio di Dionisio a causa della sua forma anatomica. Il nome latomia deriva dal latino latomiae, che significa pietra tagliata.

Durante il periodo greco, e anche romano, questa cava di pietra scura venne utilizzata per imprigionare schiavi e prigionieri di guerra e, grazie alla sua particolare forma, i loro guardiani erano in grado di ascoltare qualsiasi parola che dicevano.

Vicino a questo monumento è possibile ammirare la Grotta dei Cordari, un’ampia cavità caratterizzata da una piccola fessura incorniciata da acqua e felci.

Procedendo attraverso il sito archeologico, è possibile visitare l’altare di Gerone II, ritenuto dagli archeologi il più grande altare superstite della Magna Grecia.

L’altare era circondato da colonne e, in epoca romana, era adornato da rigogliosi alberi da cortile. Purtroppo oggi rimane solo la base di questa enorme struttura.

Catacombe di San Giovanni Evangelista

Vicino alla zona archeologica di Neapolis si trovano le famose catacombe di San Giovanni Evangelista.

La necropoli contiene quasi 10mila tombe, dalle piccole nicchie alle camere ad arco, e su di esse si possono ammirare ancora oggi splendide tracce di pittura.

Teatro greco di Siracusa

Passata la biglietteria, il primo monumento che si incontra è il Teatro Greco, che è una delle costruzioni più impressionanti di Neapolis.

Il teatro greco, che è ancora ben conservato, risale al V secolo avanti Cristo e, ad oggi, rimane uno dei più grandi che siano mai stati costruiti durante l’antichità.

I suoi 59 gradoni potevano ospitare fino a 15mila spettatori e, la sua arena, ha visto i lavori di Sofocle, di Euripide e le ultime tragedie di Eschilo, inclusa I Persiani, che vennero portate in scena per la prima volta davanti agli occhi dell’autore proprio in questo luogo.

Il teatro viene ancora usato per delle rappresentazioni teatrali e per un festival che si tiene ogni primavera.

Scavi archeologici: consigli per la visita

  • Se vuoi scoprire qualcosa di più su Neapolis e sul suo passato, c’è la possibilità di prenotare una visita guidata agli scavi con guide turistiche esperte e che ti racconteranno la storia che si nasconde dietro questo luogo suggestivo.
  • Ti consigliamo di acquistare un biglietto cumulativo (prezzi 2019: 13,50 euro normale, 7 euro ridotto), che oltre al parco archeologico, ti consentirà di visitare il Museo Archeologico Paolo Orsi, le Catacombe di San Giovanni Evangelista, la Villa Tellaro e molto altro ancora.

Orari di apertura

Orari di aperturatutti i giorni, da lunedì a domenica, dalle 09.00 alle 17.30

Come arrivare al parco archeologico di Neapolis

La passeggiata di trenta minuti che da Ortigia conduce fino al sito non è una delle più belle, ma in compenso dà l’opportunità di vedere alcuni dei panorami più suggestivi di Siracusa, quindi potrebbe essere un’idea per chi ha poco tempo a disposizione.

È anche la più ecologica tra tutte le opzioni, oltre che quella più economica, quindi se sei dotato di ottime gambe e non hai paura di fare una camminata, è l’occasione perfetta per fare un po’ di slow tourism!

Il modo più veloce per raggiungere Neapolis da Ortigia è la macchina: il viaggio dura appena cinque minuti e, una volta giunti sul posto, si potranno trovare lungo la strada centinaia di parcheggi per pochi euro.

C’è anche un bus che parte dal Molo Sant’Antonio, la fermata che si trova ad ovest del ponte principale di Ortigia, che impiega circa 15 minuti per raggiungere gli scavi. Il costo del biglietto di andata è di 1 euro a persona.