La Cattedrale di Palermo, principale luogo di preghiera dei cittadini palermitani, è la sede vescovile della città di Palermo. Nel tempo il duomo di Palermo ha subito vari cambiamenti di stile architettonico ed ha uno stile arabo-normanno.
Storia della Cattedrale di Palermo
Nel 831 la città di Palermo venne conquistata dai Saraceni, i quali trasformarono la Cattedrale in moschea (chiamata “Gami”). Nel 1072 i Normanni conquistarono la città e restituirono la moschea al culto cattolico, iniziarono così i lavori di restauro, per volontà dell’Arcivescovo Gualtiero Offamilio.
La Cattedrale di Palermo, nel corso dei secoli subì numerose modifiche. L’ultima importante modifica, avvenne alla fine del Settecento, quando venne riprogettato radicalmente l’interno, sotto la supervisione di Ferdinando Fuga. I lavori iniziarono nel 1781 e durarono fino al XIX secolo. Oltre ai sovrani normanni, vennero incoronati re Vittorio Amedeo II di Savoia e Carlo III di Borbone.
Interno della Cattedrale di Palermo
L’interno della cattedrale, nel corso dei secoli Settecento e Ottocento, subì diverse trasformazioni. Ad oggi l’interno della Cattedrale è a croce latina con tre navate, divise da pilastri con statue di santi. Nella navata di destra, la prima e la seconda cappella custodiscono le tombe reali dei re normanni. Nelle due cappelle sono sepolti: Ruggero II, Federico II, Pietro II d’Aragona e Costanza d’Aragona. Sul pavimento della navata centrale è stata realizzata, da Giuseppe Piazzi, una meridiana in marmo con tarsie colorate che rappresentano i segni zodiacali. Nel plesbiterio è possibile ammirare il trono episcopale, composto in parte da frammenti di alcuni mosaici risalenti al XII secolo. Alla destra del plesbiterio si trova la cappella dedicata a Santa Rosalia (patrona della città) con le reliquie e l’urna d’argento portate in processione durante la Festa di Santa Rosalia del 15 luglio.
Tesoro della Cattedrale
Il Tesoro della Cattedrale si trova nei locali attigui alla Cappella di Santa Rosalia, all’interno del Duomo di Palermo. Il Tesoro della Cattedrale di Palermo comprende una preziosissima collezione di oggetti sacri, gioielli, ori e argenti risalenti al periodo normanno. Il pezzo più importante della collezione è la tiaria dell’imperatrice Costanza D’Aragona, un gioiello medievale. Altri oggetti sono esposti nelle bacheche centrali come ad esempio il breviario miniato del 1452, il reliquario architettonico del XV secolo e il calice seicentesco ornato da smalti policromi e gemme.
Apertura: Lun-Sab 9-17:30
Prezzo: 2,50 €
La cripta
La cripta della Cattedrale di Palermo contiene tombe e sarcofagi risalenti all’età romana. Tra i personaggi sepolti nella cripta della Cattedrale di Palermo va sicuramente ricordato l’arcivescovo Giovanni Paternò morto nel 1511.