Licata, cittadina in provincia di Agrigento, festeggia il Santo Patrono nel mese di Maggio. La Festa di Sant’Angelo a Licata, Santo martirizzato nel 1225, si svolge precisamente dal 3 al 5 Maggio.
I festeggiamenti
Il primo giorno i festeggiamenti hanno inizio con lo scampanio di 29 chiese che danno simbolicamente il via alle funzioni religiose. Il secondo giorno, dalla Chiesa di Sant’Angelo escono i “ceri“, ovvero quattro torri lignee di 5 metri che simboleggiano l’omaggio dei diversi mestieri (massari, contadini, marinai, agricoltori e pecorai) al Santo Patrono.
Il 5 Maggio è il giorno dei grandi festeggiamenti, l’urna contenente le reliquie, seguita dai ceri, esce dalla Chiesa e viene fatta sfilare in processione, prima dai massari e poi da ognuno degli altri ceti vestiti con i rispettivi costumi tradizionali, accompagnata dalla banda che suona una fanfara.
Si svolgono tre corse: la prima si svolge tra fedeli, legati tra loro, al grido di Viva Sant’Angelo, la seconda riguarda i ceri e la terza ha luogo per riportare l’urna all’interno della Chiesa.
Nei giorni di festa si svolge il mercato, allietato da canti e musica, mentre i contadini – in segno di ringraziamento per il buon raccolto dell’anno – portano in Chiesa i muli bardati a festa insieme ad un’offerta in denaro.
La Festa di Sant’Angelo “invernale”
La festa estiva viene riproposta l’11 Gennaio – festa invernale – per ricordare il terremoto che, nel gennaio del 1963, colpì la Sicilia orientale risparmiando, però, la città di Licata grazie all’intercessione del Santo Protettore.
Le celebrazioni in onore di Sant’Angelo si ripetono poi anche nel mese di Agosto, in ricordo della liberazione della città dall’epidemia di peste del 1625.